√ PARTENZE A DATE FISSE – ARRIVO DI LUNEDÌ
√ Tour in condivisione garantito con MINIMO 2 PARTECIPANTI (max 16)
√ Pensione completa
√ Guida locale parlante italiano
√ Giro in barca al tramonto a Muscat
√ Cena beduina nel deserto Wahiba Sands
√ Spostamenti in 4×4 nel deserto, a Jebel Shams e a Jabal Akhdar
È BENE SAPERE CHE
La Grande Moschea del Sultano Qaboos è chiusa il venerdì. È aperta dalle 08 alle 11 (ultimo ingresso h. 10.30). Le donne sono tenute a coprire la testa con una sciarpa e NON indossare pantaloni corti o gonne e abiti senza maniche (devono essere coperte dalla testa ai piedi). Anche gli uomini devono essere completamenti coperti anche se per loro è consentito indossare una camicia a maniche corte. All’ingresso, dopo i controlli di sicurezza, è obbligatorio togliersi le scarpe e lasciarle negli armadi predisposti.
Arrivo all’aeroporto Internazionale di Muscat. Arrivo all’aeroporto di Muscat. Disbrigo delle formalità di sbarco ed incontro con la guida e il resto del gruppo.
09:00 Inizio delle visite con la Grande Moschea del Sultano Qaboos che si trova nel quartiere di Bawshar, vicino alla strada che conduce al centro di Muscat. Importante centro religioso e culturale, questo imponente edificio è immerso in un bellissimo giardino ben curato. Può contenere fino a 20.000 fedeli e la sua costruzione è durata sei anni, dal 1995 al 2001. Si rimane colpiti dalla parte esterna della Moschea per le raffinate architetture in marmo bianco, dalla cupola d’oro e dai 5 minareti che rappresentano i cinque pilastri dell’Islam. All’interno, due sale di preghiera divise per uomini e donne e il pavimento della sala riservata agli uomini è ricoperto da un bellissimo tappeto persiano monopezzo di 4200 metri quadrati, realizzato in 4 anni. Si resta incantati alla vista del lampadario di cristalli Swarovski della sala, con la sua altezza di 14 metri e le oltre mille lampadine. La Moschea del Sultano Qaboos è decisamente una tappa fondamentale della visita di Muscat. Ai visitatori è richiesto un abbigliamento appropriato e rispettoso dei luoghi di culto: gambe, braccia e spalle coperte e le donne devono coprire anche i capelli. Visita alla Royal Opera House (ROHM), un teatro multiuso costruito tra il 2007 e il 2011. È stato ufficialmente inaugurato il 12 ottobre 2011, con una produzione dell’opera Turandot, diretta dal tenore spagnolo Placido Domingo. La Royal Opera House è la principale organizzazione artistica e culturale del Sultanato ed il complesso è costituito da un teatro per concerti, un auditorium, dei giardini paesaggistici, un mercato culturale con negozi al dettaglio, ristoranti di lusso e un centro d’arte per produzioni musicali, teatrali e operistiche. Trasferimento in albergo (check-in h. 14.00) sistemazione e tempo a disposizione per un po’ di relax. Proseguimento per una sosta fotografica al Palazzo Al Alam (l’ingresso nel palazzo non è consentito). Noto anche come Palazzo del Sultano, è un grandioso esempio di architettura islamica contemporanea. Costruito nel 1972, era una delle sei residenze reali del Sultano Qaboos, è circondato da due forti portoghesi, Mirani e Jilali, risalenti al XVII secolo. Trasferimento al porto per un tour in barca al tramonto (2 ore circa) sulle rive di Muscat. Ci si sposta nella parte più antica della città, il quartiere di Muttrah, dove si ha la sensazione di trovarsi in un villaggio di pescatori, anziché nella città capitale dell’Oman; non ci sono grattacieli, ma solo bassi edifici con dettagli in stile arabo, palazzi d’epoca, moschee e minareti. Sarà piacevole passeggiare nel famoso e tradizionale Muttrah Suk dove tra i banchi si può trovare artigianato, tessuti, abiti omaniti, spezie, gioielli e anche materiale elettronico; sostanzialmente è un mercato frequentato dalla gente del posto e proprio questo contatto con i locali rende la visita molto suggestiva. Il Muttrah Suk è uno dei mercati più antichi dell’Oman, risalente a circa duecento anni fa. Rientro in albergo e pernottamento.
Partenza per il Castello di Jabrin, costruito alla fine del XVII secolo dall’imam Bel’arab bin Sultan Al Yarubi, figlio del sultano che fece costruire il forte di Nizwa. La costruzione si presenta come il classico castello dalle pareti ocra ed è situato al centro di un palmeto. Le stanze del castello hanno dei bellissimi soffitti affrescati, volte con iscrizioni coraniche e ampie finestre che si affacciano sul palmeto. Si prosegue con una sosta fotografica al Forte di Bahla, che sorge imponente al centro dell’omonima cittadina, a ridosso delle montagne. Maestosa costruzione in pietra e argilla, il forte di Bahla è dichiarato Patrimonio dell’Unesco ed ha ben 130 torrioni e 15 magnifiche porte. Partenza per Jebel Shams e lungo il percorso si farà una sosta fotografica al Wadi Ghul. Dopo aver raggiunto i 2000 metri ci si ferma ad ammirare il Grand Canyon d’Arabia. Jebel Shams è la vetta più alta della catena montuosa Hajar. Il suo impressionante canyon chiamato Grand Canyon d’Arabia è uno dei più famosi wadi della regione, nonché una delle migliori attrazioni naturali del paese e regala scenari spettacolari e strapiombi vertiginosi, un paesaggio quasi lunare e veramente mozzafiato. Proseguimento per Misfat, un villaggio letteralmente arroccato sulla montagna, situato a 1.000 m sul livello del mare. È un affascinante insieme di case tradizionali costruite con un impasto di fango e sterpaglie su solide rocce, alti edifici in argilla, vicoli pittoreschi e suggestive coltivazioni a terrazza. Osservando il villaggio in lontananza, sembra che le case e gli edifici spuntino magicamente tra alberi e fiori e lo spettacolo è eccezionale… Al termine delle visite si parte per Nizwa. Sistemazione in albergo e pernottamento.
La città di Nizwa è famosa per il suo Forte, ritenuto uno dei più belli e più visitati dell’Oman e fu costruito nel 1650 a difesa della città su ordine del sultano bin Saif al-Ya’aruba. Si rimane subito colpiti dalla possente torre merlata a pianta rotonda alta circa 30 metri e con un diametro di 45 metri, dalla cui cima si gode una vista bellissima. All’ingresso del forte ci sono 2 cannoni e l’interno è un susseguirsi di passaggi, scale a zig-zag, piccoli cortili e tunnel, un vero e proprio labirinto. Partenza per Birkat Al Mouz, un’oasi tra i resti di un antico villaggio di case in mattone e fango, circondato da una rigogliosa distesa di palme. Si effettuerà una piacevole passeggiata tra queste rovine, dove l’atmosfera affascinante e suggestiva darà un’idea di come si viveva in Oman in un passato non troppo remoto.
Proseguimento per una sosta fotografica a Falj Al Khatmeen, famoso per i suoi tradizionali sistemi di irrigazione chiamati “falaj”, una serie di canali che trasportano l’acqua dalla sorgente fino alle terre agricole. Questi canali sono costruiti con una combinazione di pietre, cemento e argilla per garantire una distribuzione uniforme dell’acqua. Si prosegue in fuoristrada verso il Jabal Akhdar, famoso per i vertiginosi punti panoramici dai quali il canyon sottostante appare imponente in tutta la sua intensità. In questa area, grazie al clima mite e temperato di questa zona nei mesi estivi, prosperano rigogliosi frutteti. Il Jabal Akdhar è infatti chiamato la montagna verde (Akdhar), in quanto è una delle zone più fertili dell’Oman con una impressionante varietà di vegetazione, alberi da frutto e da fiore… Ma la regina di questo altopiano è la Rosa di Damasco (Rosa damascena), che fiorisce da marzo a maggio inoltrato. Le rose sono coltivate e curate direttamente dai locali secondo tecniche tradizionali. All’arrivo si effettuerà una passeggiata tra i piccoli villaggi contornati da suggestivi panorami in cui si alterneranno terrazzamenti, piantagioni di melograno e alberi delle rose. Sistemazione in albergo e tempo a disposizione per un po’ di relax. Pernottamento.
Partenza per una delle città più antiche dell’Oman: Ibra dove si visiterà il Villaggio in rovina di Manzifat. Gli stretti vicoli esaltano l’architettura tradizionale del borgo dove era necessario proteggersi dalle incursioni tribali e dalle guerre durante il Medioevo. Proseguimento per il Wadi Bani Khalid. Il WADI è il letto di un torrente, una sorta di canalone, dove scorre o scorreva un corso d’acqua. Situato all’interno di una bellissima valle, nella regione di Al Sharqiya, è una magnifica oasi nel deserto, dove il paesaggio è strabiliante: piscine naturali con acqua verde smeraldo tra formazioni rocciose con diverse sfumature di marrone, in contrasto con il colore della vegetazione lussureggiante. In alcuni punti il Wadi è molto stretto, in altri si allarga creando delle piscine, dove i giovani omaniti solo soliti tuffarsi per attirare l’attenzione dei turisti. Dopo la piacevole e rigenerante sosta presso il Wadi Bani Khalid, si parte per il Wahiba Sands, che con i suoi 10.000 km2 di sabbia si estende in tutta la parte interna dell’Oman. In questo suggestivo frammento di Oman abitano ancora alcune comunità beduine che vivono allevando capre e cammelli e lavorando artigianato locale. Sistemazione nel campo tendato. Nel pomeriggio si vivrà una esperienza indimenticabile a bordo di 4×4, percorrendo alcune piste battute tra scenari emozionanti, in questa immensa distesa di dune di sabbia giallo ocra e rosse, alte anche fino a 100 metri, che si perdono nell’infinito. Pernottamento.
Partenza per Sur una città sul mare meravigliosamente racchiusa in una baia naturale, dove il quartiere del porto è ancora costruito in stile tradizionale. Visita al cantiere navale dei “dhow”, le imbarcazioni in legno costruite a mano, tipiche dell’Oman. Sosta fotografica al Faro di Ajya. Proseguimento per Ras Al Hadd, sistemazione in albergo e pomeriggio a disposizione per un po’ di relax. Si cenerà presto, per poter poi raggiungere il Centro Scientifico Ras Al Jinz: da qui, in compagnia di guide esperte si andrà sulla spiaggia per ammirare la deposizione delle uova delle tartarughe, uno spettacolo emozionante e molto suggestivo. L’osservazione delle tartarughe è una delle attività di eco-turismo più popolari in Oman. (la stagione di nidificazione principale è da giugno ad agosto, in altri periodi dell’anno potrebbe non essere possibile trovare le tartarughe). Rientro in albergo e pernottamento.
Partenza per Wadi Shab; una spettacolare gola stretta e profonda scavata tra le montagne, che corre tra alte scogliere fino al mare, è circondato da lussureggianti piantagioni di datteri e banane. Si effettuerà un trekking leggero di difficoltà bassa (durata circa 2 ore andata e ritorno) fino a raggiungere le piscine naturali dove sarà possibile fare un bagno rinfrescante nelle limpidissime acque. (Consigliamo scarpe da trekking, abbigliamento comodo e scarpette da scoglio). Proseguimento per Bimah Sinkhole una cavità carsica piena d’acqua ampia 40 metri e contenente acqua dolce mescolata con acqua di mare, cosa che conferisce alla stessa un colore turchese e cristallino, in contrasto con il colore ocra della roccia tutto intorno. Su un lato di questa grande dolina è stata costruita una scala in cemento, forse un po’ in conflitto con il paesaggio naturale, ma consente di accedere facilmente alla vasca, per immergersi o per bagnarsi i piedi, per coloro che lo desiderano. C’è un alone di mistero intorno alle origini di questa cavità; si parla di un meteorite precipitato, di un cedimento naturale del terreno, mentre i locali definiscono questo spettacolo della natura “la casa del diavolo…”. Rientro a Muscat e verso le h. 17.30 trasferimento in aeroporto e fine dei nostri servizi.
Situata nel governatorato del Dhofar nel sud dell’Oman, vicino al confine con lo Yemen, è la seconda città più grande del paese.
Sono famosi i suoi palmeti, le sue spiagge sul Mar Arabico e le acque turchine ricche di vita marina. Salalah è probabilmente uno degli unici due luoghi nella penisola arabica (oltre allo Yemen) che vive una stagione dei monsoni. Il monsone Khareef dura da luglio a settembre e ogni anno tramuta le aree desertiche di Salalah e dintorni in paesaggi verdi e lussureggianti.
Salalah è raggiungibile da Muscat in un’ora e mezza di volo circa e si può facilmente effettuare una estensione balneare in questo paradiso dopo un classico tour dell’Oman. Nella regione del Dhofar, di cui Salalah è la capitale, cresce l’albero dell’incenso, un albero senza foglie da cui si estrae la varietà più pregiata di questa resina profumata, oggetto di un intenso commercio.